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Quali sono e dove vivono i rapaci notturni della Liguria

Gli uccelli che abitano la notte...

RAPACI NOTTURNI IN LIGURIA

a cura di Sara Sanetti

I rapaci notturni sono uccelli poco conosciuti dalla maggior parte dei birdwatchers: le abitudini notturne, infatti, rendono questi animali particolarmente difficili da contattare e poco ricercati dalla  maggior parte degli appassionati che, naturalmente, si muove solo di giorno.

In Italia vivono 10 specie di rapaci notturni:

1. Barbagianni - Tyto alba
2. Civetta - Athene noctua
3. Allocco - Strix aluco
4. Gufo comune- Asio otus
5. Gufo di palude - Asio flammeus
6. Gufo reale - Bubo bubo
7. Assiolo - Otus scops
8. Civetta capogrosso - Aegilious funereus
9. Civetta nana - Glaucidium Passerinum

10. Allocco degli Urali - Strix uralensis

Vediamole ora una per una:

 

BARBAGIANNI


Chiamato in francese “la dama bianca”, è una tipica specie di pianura che non si trova più oltre i 600-700 metri di quota.
Nidifica prevalentemente in ruderi e vecchie case, costruzioni la cui scomparsa ne sta determinando il rapido declino in tutta l’Italia settentrionale.
Altra causa della sua scomparsa è l’uso indiscriminato di pesticidi, che sterminano i micromammiferi di cui il Barbagianni si nutre.

La Liguria non è, quindi, una regione adatta alla presenza del Barbagianni, che si trova localizzato in alcune zone della costa: Levanto e Portofino per citare un paio di località.
Data la difficoltà di localizzazione (il canto, a differenza degli altri rapaci notturni, è molto sommesso e udibile solo a breve distanza), è probabile, comunque, che la presenza del Barbagianni in Liguria sia quantomeno sottostimata.

 

CIVETTA

 

Comunissima in Pianura Padana, è data come diffusa in tutta la Liguria, probabilmente, però, in Liguria ci sono meno civette di quello che si era portati a credere fino a poco tempo fa.
Questo uccello, infatti, necessita, per cacciare, di spazi aperti alternati a piccole macchie boscate.
I classici ambienti agricoli sono adatti alla sua presenza, così come le zone costiere più aperte.
Segnalazioni di civette vengono, appunto, dalle zone costiere (ad esempio i Forti di Genova) e da paesi dell’entroterra dove ancora viene praticato il pascolo e l’agricoltura tradizionale (Sassello, per esempio).
La Civetta, animale notevolmente plastico, si adatta, comunque, anche a vivere anche in città.
A La Spezia vi sono alcune coppie nidificanti, mentre a Genova la situazione è pressoché sconosciuta, con un’unica eccezione: per due anni una coppia di civette ha nidificato proprio sotto la tettoia del museo di Scienze Naturali a Genova, in pieno centro cittadino.

 

ALLOCCO

 

E’ la specie sicuramente più diffusa in Liguria.
Rapace tipicamente forestale e molto adattabile ben si trova, quindi, nelle ampie distese boscate dell’Appennino ligure.
L’Allocco è, inoltre, una specie molto “canterina”, per cui è relativamente facile rilevarne la presenza dato che emette il suo canto lamentoso praticamente tutto l’anno, con l’eccezione dei mesi di agosto e settembre.
Recentemente l’Allocco ha colonizzato anche le città.
Numerose sono le segnalazioni nella città di Genova: Albaro, Nervi e Castelletto sono solo alcuni dei quartieri che vedono oramai la costante presenza di questo grosso rapace, che sfrutta la città anche per nidificare.

 

GUFO COMUNE

 

 

E’ l’unico rapace notturno che in inverno si riunisce in roost.
Da dicembre a febbraio, infatti, i gufi comuni trascorrono le proprie giornate sullo stesso albero dal quale poi s’involano la sera, per andare a caccia.
Il sistema migliore per censire i gufi comuni consiste proprio nel ritrovare un roost e contare gli animali presenti.
I gufi, infatti, si intrattengono sullo stesso roost per tutto l’inverno, e, spesso, rimangono fedeli negli anni allo stesso “dormitorio”.
Per ora l’unico roost conosciuto (almeno dalla sottoscritta) è situato nella città di Imperia, ma è praticamente certo che ve ne siano altri in Liguria.
I Gufi comuni nidificano nei boschi, in nidi abbandonati di corvidi, ma anche in pianura e, a volte, a terra.
In Liguria, mancando gli ambienti tipici della pianura, nidificano nei boschi, ed è, infatti, da questo tipo di ambiente che provengono alcune osservazioni personali.
Durante la stagione riproduttiva i Gufi comuni cantano poco rispetto agli Allocchi (con cui condividono in parte l’ambiente riproduttivo) per cui sono relativamente difficili da contattare in quella parte dell’anno.
Tra le varie osservazioni ne cito una personale, fatta nei pressi di Sesta Godano (SP) il 15 maggio 2004 durante il 1° Campo Nazionale di studio della Civetta, in una zona ampiamente boscata e ricca di Allocchi.

 

GUFO DI PALUDE

 


In Italia sverna ma non nidifica.
E’ possibile vederlo solo durante l’inverno, in pianura, oppure durante le migrazioni pre e post nuziali.
Le uniche possibilità per vedere il Gufo di palude in Liguria sono durante il periodo migratorio, dato che questa specie, per svernare, richiede spazi pianeggianti e aperti che da noi mancano del tutto.

 

GUFO REALE

 

E’ sicuramente il rapace notturno più conosciuto e mitizzato.
Diffuso in tutte le Alpi, negli Apennini è invece più raro.
In Liguria dai dati bibliografici storici risulta che il Gufo reale era diffuso con alcune coppie in tutta la regione ma, a causa della persecuzione di cui è stato oggetto negli anni passati (era comunemente considerato un animale nocivo), era praticamente scomparso.
Oggi sta timidamente ritornando a popolare le nostre montagne.
E’ sicuramente presente nel Finalese, dove è stata condotta una ricerca, mentre in altre zone della Liguria la presenza è probabile ma da verificare.
L’abitudine a nidificare su pareti rocciose e i territori molto ampi rendono difficile l’ascolto del canto del Gufo reale e, d’altra parte, le zone scelte per nidificare sono spesso molto impervie per cui è difficile raccogliere segnalazioni casuali di osservatori.

 

ASSIOLO

 

Un piccolo gufo migratore che si nutre quasi esclusivamente di insetti.
A causa di questa sua abitudine alimentare l’Assiolo, durante l’inverno, è costretto a migrare in Africa, per poi tornare verso la fine di aprile in Liguria, dove nidifica regolarmente.
E’ diffuso tipicamente lungo le coste, anche se può arrivare fino ai 1500 metri di altitudine.
In Liguria è presente in tutta la fascia costiera e nelle zone interne più calde.
Nella nostra regione è completamente sconosciuta la sua consistenza numerica anche se ci sono alcune segnalazioni riguardanti il Promontorio di Portofino, l’isola Palmaria e, all’interno, la zona di Sassello (SV).
Anche l’Assiolo si è adattato a vivere in città: a Genova sicuramente lo si trova nel quartiere di Albaro, ma è possibile che si trovi anche a Pegli e a Nervi.

 

CIVETTA CAPOGROSSO

 

E’ diffusa esclusivamente sulle Alpi, per cui in Liguria è possibile rintracciarla solo sulle Alpi Liguri, dove è stata più volte segnalata.
Ancora non si conosce la reale consistenza della popolazione di Civetta capogrosso in Liguria, né quale sia il limite di diffusione nella nostra regione

 

CIVETTA NANA

 

Questo piccolo rapace è diffuso in tutte le Alpi, fino alle Alpi Marittime.
In Liguria non è mai stato segnalato ma non è escluso che possa essere presente nelle Alpi Liguri.

 

ALLOCCO DEGLI URALI

 

Attualmente è presente solo in Friuli Venezia Giulia e in Veneto, con poche coppie nidificanti.

 



  Per saperne di più...

Letture consigliate

Chiavetta - Guida ai Rapaci Notturni – ed. Zanichelli
Mastrorilli – La Civetta in Italia – ed. Araspix
Sascor, Maistri - Il Gufo Reale: …… - ed. WWF Trentino Alto Adige
Genot, Lecomte – La Cheveche d’Athena – ed. Delachaux et Niestlè

Siti internet

www.gruppoitalianocivette.it
www.flammeus.it
www.owlpages.com

 

 

Ringraziamenti
Le foto presenti in questo articolo sono di:
F.Roscelli (gufo comune-assiolo) - P.Taranto (barbagianni - gufo reale) - A.Nardo (civetta capogrosso - civetta nana) - G.Motta (civetta) - E.Critelli (gufo di palude) - S.Sanetti (allocco) - dal sito www.loodusemees.ee (Allocco degli Urali)

Grazie agli autori per la disponibilità.