Sharm El Sheik |
2: Per la notte quando le tenebre si infittiscono. 3: Il tuo Signore non ti ha dimenticato e non ti ha preso in odio. 4: La vita futura per te vale più della vita presente.
H. Pratt - Forse non sai che ho studiato a Oxford, a Londra, a New York, a Parigi, ma ...preferisco il deserto. |
Teorie incoerenti di edifici di ogni forma, dimensione, colore e materiale fiancheggiano la Peace Road. Alberghi, moschea, ospedale, parchi giochi a tema simil-disneyland e poi ancora alberghi di lusso, alberghi economici, alberghetti squallidi. Ogni edificio è rigorosamente separato dai suoi vicini, a smentire qualunque possibile idea di una città e a suggerire quella di un arcipelago di tante isole e isolette distinte e distanti. Muri di cinta, cancelli, sbarre, guardiole con improbabili sorveglianti che sonnecchiano all’ombra e che non saprebbero impedire l’ingresso a Osama in persona con il passaporto in mano e una collana di bombe a mano a tracolla. “Marciapiedi” sconnessi e sfondati nelle cui buche sprofonderebbero gli incauti pedoni, se ve ne fossero. Filari stentati di palme e eucalipti sovrastati da modernissimi lampioni gialli. Spazzatura ovunque. Traffico di pulmini polverosi con il nome dell’hotel sulla fiancata e taxi bianchi e blu che strombazzano continuamente e perdono qualche pezzo ad ogni bumper.
Già la piscina e il giardino dell’hotel offrono i primi lifer (in neretto): tortore delle palme, corvi delle case e rondini montane pallide. |
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