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Foce dell’Entella

Dove fare birdwatching:

LA FOCE DELL'ENTELLA

a cura di Gabriella Motta
collaborazione di Mauro Silveri e Tiberio Bertolone



(foto M.Silveri)

Idrografia e orografia

Il fiume Entella scorre per un breve tratto: appena sei chilometri lo separano dal mare, ma, nonostante ciò, risulta essere un corso d’acqua abbastanza ampio, con una portata pressoché costante.
Ciò è dovuto all’apporto di acqua proveniente da tre torrenti piuttosto lunghi, che sorgono da cime che, nonostante la vicinanza con il mare, superano spesso i 1.000 metri d’altezza (es. Monte Zatta 1406, Monte Lavagnola 1071).
Dalla confluenza dei torrenti Lavagna, Sturla e Graveglia, nasce l’Entella.
L’anfiteatro di vette che circonda il bacino dell’Entella, porta ad un marcato fenomeno di condensazione del vapore acqueo atmosferico.
Ciò aumenta la portata del fiume, superiore quindi a quanto ci si potrebbe aspettare considerando solo i valori delle precipitazioni annuali.
Dal punto di vista geologico i depositi alluvionali che caratterizzano il bacino fluviale, raccontano la composizione litologica del levante genovese.
Con un po’ di attenzione, passeggiando lungo le sponde, si possono osservare i calcari grigio chiari, con vene di calcite, e le ardesie scure e lucide, provenienti dalla Val Fontanabuona e dalla Valle Sturla.
I diaspri rossi e i basalti verde scuro, invece, provengono dalla Val Graveglia.
L’Entella sfocia al centro del Golfo del Tigullio, ubicato tra il Promontorio di Portofino e Sestri Levante, e separa Chiavari da Lavagna.


(foto M.Silveri)

Un pò di storia

Il suo percorso e le sue sponde sono stati fortemente modificati dall’uomo nel corso dei secoli.
Non ci sono più i meandri che ne rallentavano il corso dell’acqua formando ampie zone paludose, e con loro sono scomparse moltissime specie di animali e vegetali.
Nonostante ciò L’Entella rimane un corso interessante, se non altro durante i periodi di migrazione.
Ancora oggi sostano una miriade di uccelli migratori, mentre il numero di specie nidificanti rimane piuttosto ridotto.
Nel 1986 la LIPU presentò un progetto in Provincia per la costituzione di un’oasi faunistica, istituita poi ufficialmente nel 1988.
Dal 1988 al 1991, l’Entella è stata oasi faunistica della Provincia di Genova, gestita dalla LIPU.
Attualmente ci sono delle associazioni animaliste che si occupano dell’Oasi faunistica dell’Entella, cercando di impedire il libero accesso ai cani e la pesca, elementi che hanno danneggiato molti animali acquatici.
La zona della foce e del medio corso del fiume fanno inoltre parte della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea in quanto Sito di Interesse Comunitario proposto (pSIC).

Habitat ed avifauna

Gli habitat principali dell’Oasi Faunistica dell’Entella, sono quello d’acqua dolce, l’estuario con acque salmastre, lembi di saliceto a Salix purpurea, ed un piccolo bosco con pini e lecci (Quercus ilex).


L’Entella è uno dei siti ornitologici più importanti per la Liguria costiera.
Purtroppo, recenti interventi di asportazione di sedimenti e di consolidamento delle sponde eseguiti senza un’opportuna valutazione d’incidenza, hanno influito negativamente sulla naturalità del sito e sulla presenza ornitica.
Sono poche le specie che, attualmente, trovano le condizioni ambientali e la tranquillità necessaria per riprodursi lungo il corso dell’Entella.
Tra queste, rimangono comunque ancora alcune specie legate agli ambienti umidi, come il corriere piccolo (qui sotto a sinistra), che costruisce il proprio nido lungo i depositi fluviali di ciottoli e ghiaia.
Il martin pescatore (foto a destra), svernante nella parte bassa, nidifica invece nella parte più a monte dell’oasi.


(foto M.Fortunato)


Altri nidificanti legati all’ambiente acquatico sono l’usignolo di fiume, la ballerina bianca e la ballerina gialla, mentre tra le specie non legate all’ambiente acquatico ma presenti nell’oasi troviamo il barbagianni, la civetta e l’allocco tra i rapaci notturni e la poiana e il gheppio tra quelli diurni.

Sono visibili anche:
fringuello, cardellino, verzellino, verdone, cinciallegra, cinciarella, canapino, passera mattugia, passera d’Italia, saltimpalo, scricciolo, capinera, luì piccolo, pigliamosche, rondine, rondone, balestruccio, picchio verde, picchio rosso maggiore, cuculo.

Quando andare

I periodi migliori per visitare l’Entella sono quelli relativi alla migrazione, sia primaverile che autunnale.
Il periodo primaverile è particolarmente interessante poichè qui possono sostare gli uccelli che hanno sorvolato la Spagna e la Francia e quelli che hanno scelto la linea più diretta rappresentata dalla Sardegna e dalla Corsica.
Qui, nella piana di Chiavari e di Lavagna, i migratori trovano uno dei pochi tratti costieri pianeggianti di tutta la Liguria e l’ultima zona umida di un certo interesse che costituisce una tappa obbligata per molti uccelli acquatici.


(foto T.Bertolone)


Tra le specie più interessanti di questo periodo, si possono osservare molti Limicoli (clicca sui nomi segnalati per vederli):
>cavaliere d’Italia, >pantana, >pettegola, >piro piro piccolo, >piro piro boschereccio, >piro piro culbianco, >piovanello, >piovanello pancianera, gambecchio, >combattente, >totano moro.
Durante il periodo invernale e primaverile, si possono avvistare Anatidi:
>moriglione, >alzavola, >moretta, >marzaiola, >fischione, galleggiano spesso tra anatre ed oche domestiche.


(foto T.Bertolone)


Tra i Laridi, la specie più abbondante durante tutto l’anno è rappresentata dal gabbiano reale.
Gabbiani comuni, corallini, zafferani, gavine sostano all’interno dell’Oasi durante il periodo invernale.
In questa stagione tra i gabbiani si possono avvistare delle sterne come i beccapesci (sotto a sinistra)
mentre mignattini e sterne comuni sostano durante i periodi di passo.


(foto G.Motta)


Tra gli Ardeidi, gli aironi cenerini sono visibili durante tutto l’arco dell’anno, mentre nei periodi di passo è facile avvistare altre specie, quali la garzetta (foto sopra a destra), la nitticora, l’airone rosso e la sgarza ciuffetto.




Come arrivare:

Uscire al casello di Lavagna dell'autostrada A10 e svoltare a sinistra, direzione Centro città.
Al semaforo proseguire sempre dritto e passare anche il secondo semaforo che si trova a metà rettilineo (punto di riferimento: Pronto Soccorso).
Non impegnare nessuna diramazione, fino ad arrivare alla rotatoria sita in Piazza Cordeviola.
Impegnare la rotatoria andando sempre dritto, verso la ferrovia.
Percorrere circa 50 metri e, 10 metri prima di arrivare al semaforo posto sull'Aurelia, svoltare a destra all'incrocio immettendosi in Corso Genova.
Andare sempre dritto per circa 200 metri superando un incrocio senza semaforo.
A questo punto, in corrispondenza dell'albergo SUD-EST, si trova un grosso parcheggio libero sul lato sinistro.
Anche sul  lato destro si trovano alcuni posti auto (in parte liberi ed in parte riservati).
Parcheggiare la macchina  e proseguire a piedi per una ventina di metri.
Eccovi alla Foce dell'Entella.